29
settembre

REINCARNAZIONE – KARMA

LA  VITA:  UNO STUPENDO VIAGGIO INDIVIDUALE

“Voi  concepite oggi la reincarnazione in modo molto limitato ed errato, perché siete ancora limitati mentalmente dal  concetto di  spazio  e tempo”    (Jhalhal V. 3856  Venuthst – Rivista  Età dell’Acquario n.  7/1971 – pag. 16))

“Ognuno di noi è costruito in modo diverso dagli altri, perché ognuno di noi ha un compito individuale da svolgere nel corto o lungo viaggio sulla Terra, che rappresenta la nostra vita. Il nostro organismo, comprese le nostre facoltà mentali e sensoriali, si rinnova costantemente durante questo viaggio. Per certi aspetti il rinnovamento avviene al ritmo dei battiti del nostro cuore, per altri al ritmo di anni, ma sempre secondo valori di tempo individuali. Se riusciamo ad afferrare l’enorme valore di questo nostro viaggio terreno, pieno di straordinarie e uniche opportunità, daremo ad ogni attimo della nostra vita tutta la nostra più viva attenzione.
Lo scienziato sta per affrontare questa realtà e quindi si troverà nella posizione di dover  esaminare anche idee che finora erano state affrontate soltanto dalle religioni e dallo spiritualismo, cioè l’idea della legge universale della causalità, che i buddisti chiamano Karma, e di conseguenza anche l’ipotesi della rinascita o reincarnazione.
La scienza materialista, come abbiamo visto tratteggiando la curva di sviluppo della coscienza umana, non ha potuto finora riconoscere, nelle grandi verità spirituali, le basi di quella “scienza cosmica” che la Teosofia ha già presentato al mondo in una forma mentale adatta alla presente umanità. Ma le indagini della Teosofia e delle altre espressioni dello spiritualismo, hanno ora aperto la via della nuova comprensione e la mente umana, anche quella non preparata spiritualmente, può oggi afferrare significati che fino a pochi decenni fa le sarebbero stati incomprensibili. Anche gli spiritualisti che hanno accettato da moltissimi anni i concetti della Legge del  KARMA  e della  REINCARNAZIONE, possono accorgersi, leggendo per esempio il libro Logic del mistico danese Martinus, che qualche cosa è maturato nella loro mente, sul piano della coscienza generale umana. Qualcosa che oggi ha ancora tanti nomi diversi, ma che intende un’unica realtà.
La scienza materialistica, da tempo, ha già espresso l’idea della reincarnazione quando ha riconosciuto che è un’illusione credere che il nostro organismo sia lo stesso di quando siamo nati, di quando eravamo giovani, o anche solo di quello di ieri l’altro. Tutta la nostra vita è una continua esperienza di reincarnazioni poiché il nostro organismo è formato da eventi micro-individui (i diversi organi, le cellule, le molecole, gli atomi, le particelle) che continuamente si rinnovano, si trasformano, si alterano. Il nostro corpo può essere perciò considerato un macro-individuo che, più lentamente dei micro-individui,  ma nello stesso modo, si rinnova e reincarna l’illusoria realtà creata e mantenuta dai nostri pensieri, dalle nostre parole, dalle nostre azioni.
Quando una forte maggioranza dell’umanità avrà saputo fare la necessaria sintesi in accordo con la legge del Karma e con la Reincarnazione, le scienze materialiste perderanno la loro attuale predominanza per lasciare sviluppare la scienza dello spirito”.
 ( BdB – “La Dimensione Umana” –  ed. 1971 -  pag. 212-213; ed. 1986  – pag. 159-160; ed. 2006 pag. 195-196)

“Alcune parti della Scienza Segreta hanno dovuto restare celate allo sguardo profano per epoche incalcolabili perché svelare ad una moltitudine impreparata segreti di importanza così grave sarebbe  stato come dare ad un bimbo una candela accesa in una polveriera. La domanda che si presenta spesso alla mente degli studiosi di fronte ad affermazioni simili può ben essere espressa qui. Possiamo capire, essi dicono, la  necessità di nascondere alla folla segreti come il Vril, o forza capace di distruggere le rocce, scoperta da J.W. Keely di Filadelfia, ma non possiamo capire quale pericolo potrebbe derivare dalla rivelazione di una dottrina puramente filosofica come, ad esempio, quella dell’evoluzione delle Catene Planetarie.  Il pericolo sta nel fatto che dottrine come quella della Catena Planetaria o delle Sette Razze danno immediatamente la spiegazione della natura settenaria dell’uomo, perché ogni principio è in correlazione con un piano, un pianeta e una razza ed i principi umani sono su ogni piano in correlazione con le forze occulte  settenarie, che sui piani superiori possiedono un potere tremendo.    ( H.P. Blavatsky – “Dottrina Segreta”  1888 -  Cosmogenesi  vol. I pag. 52)

“…La reincarnazione è stata (ed è) oggetto di indagine in ambito scientifico. Ian Stevenson  (1918-2007), scienziato e studioso, professore di Psichiatria e di neurologia all’Università della Virginia ha studiato e classificato oltre tremila casi plausibili di reincarnazione. L’elenco dei sostenitori della reincarnazione è davvero lungo e significativo…. Ma quando parliamo di reincarnazione dovremmo tenere prsente questa affermazione di J. Krishnamurti: “Ogni movimento dello spirito legato all’identificazione, alla memoria, all’accumulazione schematica e mnemonica, è legato al tempo e impedisce il processo creativo. Il senza tempo non si misura con la memoria e con l’esperienza. La Consapevolezza appare soltanto quando l’esperienza e il sapere hanno cessato di esistere”. Come a dire che solo la consapevolezza  – che è la porta della verità – libera l’essere umano dalle proprie catene: Carpe Diem! …”    (A. Girardi – “La reincarnazione: illusione, mito o realtà?” -  Rivista Teosofica Italiana n. 2/2011 – pag. 16) 

“Viviamo in un angolino della nostra galassia in cui palpitano cento miliardi di stelle… e ogni stella ha il suo segreto che non è che il suo rapporto intimo con tutte le altre stelle di tutte le altre galassie… E come sempre, quando così mi perdo nell’immenso, strane forme mi appaiono a lato degli occhi. Una sequenza di volti che scorrono come su di uno schermo, finchè le immagini tremano, si fermano. Vedo Gian Battista Maglio. Come faccio a sapere che si chiama Maglio? Non lo so! E’ come se qualcuno fosse entrato nella mia mente e vi avesse depositato una scheda: Gian Battista Maglio, l’italiano che insegnò ai brasiliani a produrre lo zucchero. So tutto di lui:  so che fu il portoghese Martum Alfonso de Souza ad introdurre da Madera la canna da zucchero in Brasile, a Sao Vicente. Ma so che fu Maglio che sviluppò l’engenho (la fabbrica di zucchero) per conto della grande compagnia mercantile fiamminga diretta da Erasmus Schetz, Jan Vleminchy e Johan van Hielst….Chi crede nella reincarnazione penserà che io abbia avuto a che a fare con questi fabbricanti e mercanti di zucchero.   Ma io so che nel  “Continuo Infinito Presente”  quei mercanti sono anche loro una particella di coscienza che oggi è riemersa dal calderone dell’inconscio collettivo”.   (BdB – “Iniziazione alla strade alte” – ed. 1985 – pag. 82)

“Noi viviamo in una realtà che ha dei limiti sconosciuti.
Nel 1971 gli scienziati affermano, , anche se non sanno ancora  spiegare, la teoria dei mondi paralleli che nasce dalla scoperta del meson K  di  due scienziati  cinesi, ai quali venne assegnato il  premio Nobel per la fisica nel 1957. Nel piano di coscienza della nostra vita, sul piano delle micro particelle, i mondi paralleli sono infiniti. Possiamo attualmente affermare che alla base della nostra vita, dell’intelligenza, di tutto quello che esiste ci sono infiniti mondi paralleli. Pertanto ora  se ci mettiamo in rapporto con l’intelligenza vera della nostra natura, che non si trova solo  nel nostro cervello ma in  ogni particella che forma il nostro corpo, che significa miliardi e miliardi di particelle che ci costruiscono e che ci  mantengono in questo modo, si può comprendere la reincarnazione da un punto di vista differente, più ampio.
Ci sono  fenomeni ancora più conturbanti di quello della reincarnazione:
Da tre  anni ha tenuto desta l’attenzione  in Inghilterra  il caso del  5° reggimento Norfolk inglese che è sparito il 21 agosto 1915 a Gallipoli in Turchia durante la guerra tra gli inglesi e i turchi. Soltanto tre anni fa sono cominciati i processi per i passaggi di proprietà, per le successioni vantate dai nipoti delle persone sparite.  Quel 21 agosto 1915 questo reggimento parte per andare verso il  fronte.   Nel cielo  una nube  bassa  e pesante stava scendendo.  Nel momento in cui il  reggimento parte la nube si abbassa  ulteriormente e quando si rialza il reggimento è sparito.  Spariscono insieme i  cannoni e tutti gli armamenti.
Charles Fort riporta questo fatto nel suo libro “I fatti maledetti”.
Il processo, iniziato due anni fa, è stato spostato  dalla Corte di Londra a quella di Glasgow per l’incredulità e le risate delle persone presenti che ritenevano il fatto impossibile, nonostante la testimonianza dei militari che  in  quel giorno  si trovavano nelle  retrovie  e che confermarono  quanto avevano visto…
Esistono molti altri fatti che storicamente sono ancora degli enigmi.
Questi fatti non ci colpiscono perché sono completamente fuori dalla nostra mentalità”.      (Dalla Conferenza  di B. del Boca – Reincarnazione   – anno 1971)

” …  Sono  spesso a Bangkok, nella casa del giudice René Guyon in Trok Tan Nguan Suey.Ricordo il giorno che da Pekino giunse una grossa busta: era una lunga lettera di Padre Teillhard de Chardin. Rispondeva ad una di Guyon che gli parlava di quegli strani fenomeni, riportati da Charles Fort nei suoi quattro libri, di persone carbonizzate a letto, senza che le coperte e il giornale  che stavano leggendo, fossero rimasti bruciati.  Una lettera feroce, la risposta del gesuita, ma una giusta risposta alla malignità di Guyon che aveva offerto questi casi al gesuita per minare la sua complessa visione delle cose.  Anche il gesuita non sapeva  dove collocare questi “fatti dannati”, li doveva soltanto ignorare. Ma Guyon li aveva usati soltanto per ricordare al gesuita che c’era un’altra realtà, che non poteva essere messa da parte.  Padre de Chardin aveva  un tempo messo da parte certi fatti, cercando di ignorarli, ma poi ebbe bisogno della saggezza e praticità di René Guyon. (Bernardino del  Boca – Singapore-Milano-Kano pag. 75   II ed. 1994)

. “L’esoterismo tibetano conosce il segreto delle incarnazioni dei Tulku, i lama incarnati, e ne segue da secoli l’evoluzione spirituale. I Tulku  sono l’incarnazione di un Lama tibetano del passato. I  Lama, prima di morire, lasciano segnali nel futuro della materia illusoria affinchè una monade si incarni nel suo personaggio e continui il loro lavoro spirituale.”   (BdB -  Rivista “L’Età dell’Acquario”  n. 70/91 pag. 35)

“… Ogni effetto dei nostri pensieri e dei nostri atti genera energie che ci legano ad altre dimensioni sconosciute.  Del nostro vivere noi vediamo solo l’aspetto fissato nella realtà tridimensionale.  Con gli yantra e con la psicotematica  si va nelle altre dimensioni, tentativamente, allo scopo di preparare lo sviluppo di un nuovo piano di coscienza. Dai mondi paralleli ci viene tesa una mano. Da molti questa mano è ignorata, nonostante guidi la loro vita  Altri, come gli alchimisti e gli esoteristi, sono coscienti di  questo aiuto, e mettono volentieri i loro sensi a disposizione delle Energie che guidano tutte le manifestazioni del creato.
Sono gli alchimisti coloro che meglio comprendono queste mie parole. Gli alchimisti sanno che l’uomo può avere  un “corpo immortale”. Sanno che, mediante il processo della “Liberazione della Spada” (che simbolizza il sale)  il loro cadavere, dopo qualche giorno dalla morte, svanirà dalla bara.   La materia che lo forma scorrerà invisibile lungo tutti i fili allacciati durante la loro vita per costruire il “Corpo di Cristallo”.          (BdB – “La casa nel tramonto” ed. 1980 – pag. 207-208)