29
settembre

PSICOTEMATICA

(Vedi anche  Coscienza – Espansione di coscienza – Mente – Intuizione)

 

“La psicotematica è la tematica dell’Anima, di quell’Anima universale di cui quella individuale non è che il soffio che ci dà la vita. Sviluppando la mente e le culture  l’uomo ha perso il contatto con la fonte spirituale dell’anima, per riconoscere e vivere solo basandosi sulla tematica mentale. Tuttavia, a livello inconscio, ogni individuo e ogni popolo sono guidati dalla psicotematica e dall’intuizione.  Lo sviluppo del nuovo piano di coscienza acquariana porterà parte dell’umanità a vivere secondo la tematica spirituale, quella che ci porterà non ad un maggior sviluppo della conoscenza ma alla conquista della Saggezza. … Ricordi il Lettore che sono stati gli uomini a dare un nome agli Dei e a tutte le cose; ma non è stata la mente a inventare i nomi. La mente ha soltanto fatto da tramite tra l’Eterno e la nostra realtà tridimensionale e mentale. I nomi degli Dei stanno agli Archetipi come le stelle stanno alla Terra. Anche i nomi di ognuno di noi non sono stati dati dai genitori: i genitori credono di scegliere, ma è il Mondo Parallelo che ci dà un nome. Anche i cognomi dati in un brefotrofio e da un padre di comodo hanno origine nella Realtà Parallela, poiché  ogni nome, ogni cognome è un numero che  ha il vero significato solo nella realtà parallela.  La psicotematica si serve dei nomi per giungere a quel punto di coscienza che fa di ogni uomo, di ogni cosa, un ambasciatore  del proprio stato di coscienza. … Il Tempo e lo Spazio non esistono, ma ciò che siamo è.”    (BdB – “La Casa nel Tramonto” – ed. 1980 – pag. 18)

 

“La psicotematica, la tematica della Realtà Spirituale da cui deriva, come proiezione e condensazione materiale, la tematica mentale, sarà la grande scoperta del prossimo millennio. I giovani la stanno già percependo, e il libro di Andrew Birkin, “J.M. Barrie and the lost boys” è già un prodotto inconscio della psicotematica, come lo sono tutte le espressioni della Bellezza e, in parte, anche tutte le creazioni dell’arte, della musica, della poesia.”   (BdB – “La Casa nel tramonto” – ed. 1980 – pag. 54)

 

 “La psicotematica è un modo per raggiungere “l’altra realtà”, quella dello Spirito. Quando noi pensiamo usiamo  i valori sempre più inflazionati creati dalla mente, e ignoriamo la latente intuizione e l’azione della psiche. Per sviluppare l’intuizione è necessario conquistare la mente, neutralizzarla, e lasciare che la tematica dello Spirito ci indichi “l’altra realtà”, che è la più importante per lo sviluppo della coscienza umana. ”    (BdB – “Singapore-Milano-Kano” ed. 1976 – Note –  pag. 297)

 

 “Mi mise in mano, perché lo leggessi, un grosso trattato di buddhismo tantrico, intitolato “Sang Hyang Kamahayanikan”  di Sambharasuryavarana. Lo sfogliai e, stranamente, comprendevo ciò che vi  era scritto, senza sapere come ciò potesse avvenire.  Per la prima volta usai la psicotematica. “  (BdB – Iniziazione alle Strade Alte – ed. 1985 – pag. 114)

 

 “Alice Castello, 14 giugno 1980:  … So che le mie esperienze fanno di me il divulgatore della psicotematica, cioè di quella tematica dell’anima che è censurata dalla onnipresente tematica mentale.”    (BdB – “Iniziazione alle Strade Alte” – ed. 1985  pag. 116)

 “ 23 febbraio 1975 – …Chi legge, per ricordare e comprendere tutte le cose scritte in queste pagine, dovrebbe cercarle nella realtà analoga della sua Essenza, dove la mia esperienza, come quella di tutti gli altri esseri, si è fissata sulla trama oliviuli. Per giungere a questo è necessario usare la psicotematica, l’intuizione. “   (BdB – Singapore-Milano-Kano ed. 1976 –  pag. 228)

 “Scrivo tutte queste pagine per tracciare, al di là dei concetti mentali, i sottili yantra della psicotematica. Uso le cose, i nomi delle persone, delle località, le emozioni e i fatti solo per lasciare una traccia di ciò che è realmente accaduto con il nostro vivere oltre il significato che diamo oggi al vivere, schiavi come siano delle illusioni dello spazio e del tempo. Che cosa è un yantra? La definizione letterale dice: “E’ essenzialmente una composizione geometrica, ma per comprenderne la vera natura si deve andare oltre le nozioni della geometria per includere quelle della dinamica. Un yantra è perciò la rappresentazione di forze particolari la cui energia aumenta in proporzione dell’astrazione e della precisione del diagramma”.  Ogni nostro pensiero, ogni nostro atto sono effetti la cui causa si trova in dimensioni della vita che ci sono sconosciute. Ogni effetto dei nostri pensieri e dei nostri atti genera energie che ci legano ad altre dimensioni sconosciute. Del nostro vivere noi vediamo solo l’aspetto fissato nella realtà tridimensionale. Con gli yantra e con la psicotematica si va nelle altre dimensioni, tentativamente, allo scopo di preparare lo sviluppo di un nuovo piano di coscienza. Dai mondi paralleli ci viene tesa una mano. Da molti questa mano è ignorata, nonostante guidi la loro vita. Altri, come gli alchimisti e gli esoteristi, sono coscienti di questo aiuto, e mettono volentieri i loro sensi a disposizione delle Energie che guidano tutte le manifestazioni del creato.

 Sono gli alchimisti coloro che meglio comprendono queste mie parole. Gli alchimisti sanno che l’uomo può avere un “corpo immortale”. Sanno che, mediante il processo della “Liberazione della Spada” (che simbolizza il sale) il loro cadavere, dopo qualche giorno dalla morte, svanirà dalla bara.  La materia che lo forma scorrerà invisibile lungo tutti i fili allacciati durante la loro vita per costruire il “Corpo di Cristallo”.

Un pensiero, una parola, un atto, un sogno, un desiderio anche di poco conto, nulla si perde. Tutto viene fissato dall’infinito potere dell’etere. Perciò ogni miracolo è possibile se si riesce a concepire (psicotematica) la vera realtà, quella del Continuo Infinito Presente.   (BdB – “La Casa nel Tramonto” – ed. 1980 – pag. 208- 209)

 ”Quando nell’aprile del 1933 il polacco Alfred Habdank Skarbwek Korzybski   . . . ebbe l’idea di fondare un centro per lo studio di un sistema “non-Aristoteliano” e della semantica generale .  . . fu considerato, soprattutto dal mondo scientifico, come un “pazzoide arrivista”. Ci vollero molti anni prima che le sue idee fossero comprese. Anche lui si mise in attesa in quel nebuloso 1933 e,  il primo marzo 1950, portò nella tomba ciò che non aveva avuto il coraggio di dire sulla “pisocotematica…”      (BdB – Rivista Età dell’Acquario n. 18/1973)

 “Mentre l’umanità si sprofonda sempre più nel Kali Yuga, un numero sempre più grande di individui è guidato verso la Realtà Spirituale. E sono questi coloro che contano per la Vita, coloro che portano accesa la fiaccola della speranza nelle tenebre del trimundio.                                                                                                                                                                                                                                                Usando la psicotematica, che fa spaziare nella realtà spirituale, è possibile rintracciare coloro che hanno, con i loro sentimenti puri (le luci percepite da chi cammina sulle Strade Alte della Vita), con il calore del loro cuore, in ogni parte del mondo, arricchito la coscienza umana, tenuta accesa nella materia oscura la luce dello Spirito.

Ogni nazione, ogni città, ogni paese ha avuto il dono di un’anima che ha aggiunto qualcosa a quei sentimenti, retaggio umano del Mondo di Mezzo. Per l’Olanda, per esempio, l’anima che più ha dato al popolo olandese, fu la poetessa Virginie Loveling, nata a Nevele (1836-1923), l’autrice di “Een dure eed”  (Un giuramento che costa caro), colei che per la morte della figlioletta scrisse quei versi che ancora commuovono gli olandesi. ”      (BdB – Rivista Età dell’Acquario n. 32/1984 pag. 6)

 “Le parole hanno ormai spesse incrostazioni di significati avariati o inflazionati,  che non ci permettono più di esprimere le verità assolute, archetipiche, e nemmeno di riconoscerle. E’ per questo che la psicotematica è così mal recepita dai giornalisti e dagli intellettuali, prigionieri come sono della fitta rete delle parole.      (BdB – “La casa nel tramonto” – ed. 1980 – pag.  146-147)