“Ascolto, ascolto con tutto il mio essere teso verso le dimensioni sconosciute del nostro vivere. Mi dico: io sono un emissario della Fratellanza Sarmoun dei Nove Monasteri di Shamballa! Io sono un agente di coloro che camminano sulle Strade Alte! Io sono gli occhi degli Zoit che ci osservano dal mondo parallelo! Ma io sono soprattutto un educatore che sa parlare con il cuore (ma tutti da me attendono solo parole). Sono un’anima uguale a quella dei miei allievi, uguale a quella di tutti gli altri uomini. Non ho nessun merito per ciò che sono, per ciò che faccio. E’ tutto scritto nel mio copione: io recito, abbastanza convinto della mia parte.” (BdB – “La casa nel tramonto” – ed. 1980 – pag. 174)
L’antropologo-teosofo Bernardino del Boca (Crodo - 9 agosto 1919 – Borgomanero – 9 dicembre 2001), fin dai suoi anni giovanili e, in particolare, negli ultimi venticinque del secolo scorso, ha divulgato la Teosofia con la psicotematica, che è la tematica dell’Anima, comparando gli scritti teosofici antichi e moderni con ricerche scientifiche, religiose, filosofiche, artistiche, psicologiche, pedagogiche, sociologiche ecc., al fine di favorire, attraverso la ginnastica mentale, lo sviluppo di intuizione-via del cuore-spiritualità e la comprensione dell’unicità della Vita che è lo scopo per cui è stata fondata la Società Teosofica alla quale ha aderito fino alla sua dipartita dal piano fisico.
Questo sito può forse essere utile a coloro che vogliono conoscere alcuni aspetti del lavoro di Servizio teosofico svolto da Bernardino del Boca che, con il coraggio che gli derivava dall’Amore per la Vita e dall’intuizione, ha precorso molte ricerche, alcune attualmente oggetto di discussioni globali, aiutando in tal modo l’inconscio collettivo.
Per facilitare la consultazione del sito si sono create delle categorie.
Poiché il metodo di Bernardino del Boca è quello della comparazione tra le diverse ricerche , si troveranno sovente nelle singole categorie alcuni aspetti di altre.
Ad esempio, nelle categorie “scienze finanziarie, guerre” o “medicina” si possono trovare argomenti che riguardano “spiritualità”, “psicotematica” , “continuo infinito presente” ecc.
Anche recenti testi di filosofia della scienza affermano che diventa difficile suddividere le varie ricerche; rilevano, ad esempio, che molte malattie, anche psichiatriche, sono causate da preoccupazioni per la perdita o per la mancanza di lavoro, insicurezza sociale, ecc. e che, quindi, il confine tra ricerche filosofiche, psicologiche, mediche, economico/finanziarie non sia più così netto.
In calce ad alcune categorie ci sono comparazioni con le ricerche attuali.
Il metodo di ricerca, suggerito dagli Ispiratori della Società Teosofica, prova che la Teosofia non è una religione ma una sintesi tra tutti i rami dell’umano sapere (“Sintesi di scienza, filosofia e religione” è il sottotitolo del libro “La Dottrina Segreta” di H.P. Blavatsky) ed è difficile quindi che tale metodo possa sviluppare l’ego individuale o il basso psichismo come alcuni affermano.
Bernardino del Boca, con la coraggiosa divulgazione delle sue intuizioni, ci dimostra che il ricercatore spirituale può comprendere verità, insite nell’umanità e nella Natura, prima che vengano scoperte dalla scienza e, conseguentemente, rilevare alcuni errori scientifici che a volte vengono riconosciuti anche dopo decenni. E’ risaputo che l’applicazione di scoperte scientifiche, considerate dai più esatte, produce effetti globalizzanti e che coloro che rilevano errori, soprattutto quando non sono scienziati, vengono sovente derisi e combattuti per motivi diversi dall’umana ignoranza.
Egli affermava che per sviluppare l’intuizione occorre essere consapevoli della telepatia.
Molte persone che lo hanno conosciuto possono testimoniare che sovente le sue risposte precedevano le loro domande.
Attualmente anche molti scienziati dichiarano che, con le scoperte della fisica quantistica, si può dimostrare la telepatia e che quindi “ si è toccato con mano la spiritualità” perché ora si può comprendere che il microcosmo-umanità è legato da fili al macrocosmo-universo ;
la scienza più avanzata oggi afferma implicitamente che la vita è Una come da sempre dichiarano i teosofi.
I suoi libri, le sue conferenze, la rete di relazioni che ha tessuto in tutto il mondo, sia con i personaggi più influenti della cultura che con le persone più umili ed emarginate, evidenziano che ricercò sempre le cause, note ed ignote, che sono alla base delle disarmonie della vita umana.
Dopo la seconda guerra mondiale , sfuggito “ miracolosamente” alla deportazione nei lager nazisti, partì per Singapore dove esercitò l’attività di Console. In quel periodo divenne amico del giudice René Guyon, autore della Costituzione Thailandese, presa a modello anche dalle Costituzioni Occidentali, e dopo aver appreso che le guerre sono programmate a tavolino molto tempo prima del loro inizio decise , nel dicembre 1949, di ritornare in Italia per iniziare a divulgare, anche tramite il suo lavoro di insegnante, tutte quelle idee utili ad arginarle.
Fu ispiratore del Parlamento Mondiale, che si proponeva di sostituire l’Onu per contrastare i danni di una certa globalizzazione, e di associazioni vegetariane, animaliste, antivivisezioniste; aderì all’associazione “Rinascita Sociale” di Milano, il cui scopo era quello di migliorare la Giustizia, e svolse attività di servizio presso i carcerati; collaborò ad una rivista per soli medici divulgando le sue conoscenze antropologiche-teosofiche che, in sintesi, auspicavano la ricerca delle cause del male in generale e delle malattie in particolare. Divulgò le idee dei teosofi che fondarono nel 1908 la lega contro vaccinazioni e vivisezione.
Si occupò anche dei problemi degli omosessuali e lo fece soprattutto nel primo dopoguerra, ovvero in un periodo che risentiva ancora dell’odore delle camere a gas nelle quali gli omosessuali, soprattutto quelli “passivi”, vennero uccisi, evidenziando implicitamente l’ipocrisia della cultura di quel periodo.
Così conclude il suo libro “La Dimensione Umana” (che considerava il suo testamento spirituale) :
“Nel futuro ci appoggeremo sempre di più alla serendipità, cioè a quelle scoperte che, sembrando fatte per un felice colpo del caso, ci abitueranno ad abbandonarci con più confidenza al fluire della Vita, in modo da poter sviluppare la visione spirituale e, raggiunta la saggezza, poter finalmente riconoscere la stupenda realtà divina.”