29
settembre

I GIOVANI E IL NUOVO PIANO DI COSCIENZA – INFORMAZIONI – ERA TECNOTRONICA

“. . .   Fra poco i giovani faranno un’altra scoperta, una di quelle necessarie per la rottura col passato e per permettere l’avvento  del  nuovo piano di coscienza.   Scopriranno  che gli adulti sono soltanto mascherati da  adulti.  Scopriranno  che i corpi invecchiano e che l’adulto si immedesima nel  ruolo  che la società gli fa assumere, ma che gli adulti,  dentro, sono ancora ragazzi, con le stesse paure, le stesse infantilità, le stesse odiose meschinità.  Scopriranno che professori e magistrati, poliziotti e uomini politici, medici e avvocati, banchieri e  giornalisti, sotto la maschera della loro deformazione professionale nascondono  la realtà di un infantilismo che la nostra civiltà non ha potuto far superare.  Quando  si  accorgeranno di  questa realtà,  i giovani non perderanno più tempo a  contestare e a criticare gli adulti, ma guarderanno  con un nuovo senso critico a loro stessi. . . .   Per  imparare  ad essere neutrali agli eventi, a non identificarci con le negatività ma a collaborare invece con tutto ciò che rappresenta la Vita, la Verità, l’Amore, dobbiamo imparare a osservare, a udire, a comprendere in modo oggettivo, non soggettivo.  . . .  Invece di perdere tempo e energie a preoccuparci per questi  nostri  errori del passato, causati dall’ignoranza e dall’egoismo , è meglio cercare di vincere l’ignoranza e l’egoismo  affinchè non si facciano altri errori,  e  la  scienza trovi la sua morale. 

. . E’  soprattutto nocivo l’uso delle mezze-verità.  . . .

L’egoismo, la paura e l’ignoranza che hanno abituato gli uomini, sia i politici che l’uomo della strada, a non dire mai la verità completa  ( è  ora diventata un’abitudine inconscia quella di addomesticare tutte le notizie, qualsiasi cosa che si dice, secondo una complessa e inconscia censura  repressiva) così che ora questo stato inconscio  di non-verità è il primo fattore che mantiene l’uomo nel suo stato di infantilismo emozionale e spirituale. . . .  Einstein  lo aveva compreso quando si era battuto per la “libertà accademica”.  “Per libertà accademica intendo il diritto alla ricerca della verità, il diritto a pubblicare e insegnare ciò che uno in buona fede  ritiene essere vero. Questo diritto comprende anche un dovere:  l’intellettuale e lo studioso sono tenuti espressamente a non nascondere alcun dettaglio di ciò che essi hanno compreso essere la verità. E’ ovvio che ogni restrizione alla libertà accademica agisce in un senso tale da impedire il diffondersi della  verità e della conoscenza tra gli uomini, e perciò  impedisce azioni e giudizi dettati dalla ragione.  La  minaccia alla libertà accademica nei nostri tempi deve essere vista  nel  fatto che sono attaccate, quando non impedite,la libertà d’insegnamento, il mutuo  scambio delle opinioni e la libertà di stampa e di altri mezzi di comunicazione. Ciò viene messo in atto creando una situazione in cui la popolazione è indotta  a  temere che la propria posizione economica  sia in pericolo. Di conseguenza un numero  sempre crescente di persone evita di esprimere liberamente le proprie  opinioni, persino nella vita privata.  In questa situazione un governo democratico non può sopravvivere”.  . . .

. . . I  giovani cercano confusamente la libertà perché hanno compreso il pericolo di essere presi  in quell’ingranaggio di paure e di egoismi  che rende tanto difficile il vivere serenamente sul nostro pianeta.”   (BdB – Rivista Età dell’Acquario  n. 3/1971  pag. 3-7)

 

“Il giovane oggi si rifugia in un angolo.  Cerca un riparo e si circonda di feticci. La famiglia non è quasi  mai nella possibilità spirituale di aiutarlo, e il mondo materiale, che sembra offrirgli una fragile felicità, dopo i primi disinganni viene da lui considerato falso. Così il giovane è spinto a cercare una realtà primaria, quasi impossibile da trovare nella confusione babelica del mondo di oggi. Così molti giovani cedono agli inganni dei feticci, cercano stampelle, si lasciano spingere avanti dal sesso e dal denaro.

Ma qualche giovane cerca dentro di sé, cerca nella propria coscienza la strada delle spiritualità, e quel Dio, che nominiamo tanto spesso invano ,gli tende una mano.”    (BdB – “La  Dimensione della Conoscenza” – ed. 1981 – pag. 445)

 

“La storia, la cultura, la religione, il benessere, non hanno reso libero l’uomo. Gli rendono sempre più difficile sentirsi individualmente padrone della sua vita, con pieno diritto  di vivere sulla Terra che è sua come di tutti gli altri esseri. I giovani contestarori attuali hanno  capito che la società autorizza la malafede, che la cultura è schiava di troppi padroni e che le religioni non sanno offrire nulla che possa fornire loro degli ideali. Ad una lettrice delle rivista Epoca (n. 61 23 febbraio 1969) che chiedeva da che cosa è nata tutta questa contestazione dei giovani, il direttore ha dato questa coraggiosa risposta:

“Non è venuta fuori dal nulla e nemmeno dai noiosissimi libri di Marcuse, ma dallo squallore  in mezzo al quale viviamo. E’ venuta fuori dalla miseria spirituale e dagli intrallazzi. E’ venuta fuori da tutti i grandi ladri che appaiono ogni giorno alla televisione in Italia e nel mondo, dai nuovi mercanti di schiavi, dall’ipocrisia che siede in trono, dalla furbizia mostrata come una scienza. E’ venuta fuori da tutti i bugiardi che ci fanno rintronare le orecchie con le loro orazioni in pro del bene e della giustizia e che poi corrono nelle sedi dei partiti a distribuire ducati ai loro tirapiedi. E’ venuta fuori dal cinismo di tutti gli uomini politici che tutto comprano e tutto vendono. E’ venuta fuori dalla mancanza di buoni esempi e dalla sovrabbondanza di loschi traffici. E’ venuta fuori dalla più assoluta mancanza di grazia negli uomini che comandano il mondo, e dalla loro mancanza di coraggio, di buona volontà, di fede nella vita, di carica spirituale. E’ venuta fuori da tutte queste bruttezze per cercare la bellezza. Poi è caduta nell’intolleranza, certe volte nel teppismo, spesso nel rifiuto di ogni pietà. Forse era inevitabile. Ma  incredibile che i dirigenti del mondo non abbiano fatto nulla per capire”.    ( BdB – ”La Dimensione Umana” – ed. 1971 pag- 332-333; ed. 1986 – pag- 244-245; ed. 2006 pag. 300-301)

 

 “ I giovani idealisti, quelli che crebbero alimentando pallidi ideali di libertà e di dignità umana, non erano più in grado di accettare compromessi sui loro principi, e si ribellarono al potere sociale, politico e burocratico, perché non volevano diventare standardizzati oggetti di consumo e consumatori a beneficio di egoistici e mastodontici interessi, La stampa clandestina di questa gioventù ribelle rappresentava perciò la voce più viva della coscienza dell’attuale umanità, ed è appunto questa stampa quella che fu più sensibile alle nuove idee, ai nuovi valori morali, ai nuovi progetti pratici per risolvere i problemi umani. …

La mentalità odierna egoistica e strumentalizzata ha formato inoltre un numero enorme di specialisti, i quali, per il carattere proprio di tutte le specializzazioni, innalzano continuamente barriere per ingannare la gente, creando così difficoltà maggiori alla comprensione. I giovani idealisti e i ribelli hanno perciò il compito di abbattere queste barriere, di rendere chiari i problemi umani alle masse, e di denunciare tutto ciò che altera la verità e i semplici valori umani. I giovani si ribellano soprattutto ai mass media, quei mezzi di comunicazione massiccia, quali la stampa, la radio e la televisione che, pur dando l’impressione di fornire un numero enorme di informazioni, sono invece colpevoli di informare male e in modo superficiale per non urtare o per fare gli interessi della classe dirigente o dei partiti politici al potere. I fatti evolvono oggi troppo rapidamente perché l’uomo li possa veramente comprendere, assimilare e abituarsi ad essi, e anche le scoperte avvengono oggi con una tale frequenza che gli attuali mezzi dell’informazione sono inadatti per farle conoscere, comprendere, accettare da tutti. Alcune scoperte sono già dimenticate ancora prima di raggiungere la stampa.

La deficienza  della vera informazione non è soltanto tecnica. Essa è dovuta anche al tipo di mentalità di chi sceglie, manipola e presenta le informazioni, una mentalità che è caratterizzata da tutte le limitazioni e gli errori di prospettiva del pensiero materialista che ignora i risultati delle ricerche antropologiche,delle scienze del comportamento umano e della relazioni umane e, soprattutto, della spiritualità……

La contestazione globale, con l’entusiasmare i giovani, con lo spronare gli insoddisfatti e con il risvegliare negli uomini di buona volontà il senso di responsabilità umana, insegna a rifiutare la civiltà degli sprechi, a preoccuparci per l’uso sbagliato ed irresponsabile che l’attuale sistema sociale fa delle conquiste delle scienza, a renderci sensibili alle sofferenze di coloro che soffrono per il male causato dall’ignoranza, dalla paura e dall’egoismo, il trio che tuttora domina la mentalità umana.                                                 La contestazione globale fa nascere quei nuovi ideali che svilupperanno nell’uomo una coscienza universale, cosmica, che gli permetterà di riconoscere l’unicità della vita…”   (BdB -“La Dimensione Umana” – ed. 1971 pag. 298- 303;  ed. 1986 – pag. 221- 224; ed. 2006 pag. 270-274)

 

“ L’uomo deve riconoscere che alterando le leggi armoniche della natura con lo  sperpero delle ricchezze minerali, vegetali ed animali, con concimi chimici e con insetticidi, si minaccia la nostra vita fisica; e si deve riconoscere che il produrre troppe cose per il solo fine di venderle e di guadagnare, porta ad un accumulo di rifiuti dei quali diventerà sempre più difficile disfarsi.

La mente acquista conoscenza con le esperienze che le permettono di guardare più avanti, più lontano. La mente umana, spinta inconsciamente e contemporaneamente, sia dall’avidità, dal desiderio di potere e dalla paura, sia dalle spinte nobili dei sentimenti umanitari, è ora giunta a concepire una nuova rivoluzione, una rivoluzione  “totale” al cui confronto le precedenti esperienze rivoluzionarie appaiono come semplici rivolgimenti riformistici. …L’era tecnotronica (tecnologia + elettronica) sta aprendosi nei grandi paesi industriali con i rapidi e massicci progressi resi possibili dal computer e con la  divulgazione capillare e intensiva delle moderne comunicazioni, e già appare come sarà la futura società tecnotronica formata da una gran massa di uomini divenuti robot e da minoranze che cercheranno di imporre ideologie di rifiuto sul modello di quella di Frantz Fanon, che aumenteranno i già pericolosi distacchi psicologici ed emotivi che dividono gli uomini. Ma sarà allora che le verità spirituali troveranno il modo di trasformare veramente la vita di coloro che devono preparare l’avvento del nuovo piano di coscienza.

Come una dolce musica dissolve i pericolosi infrasuoni generati da motori diesels e da grandi ventilatori industriali, così le verità spirituali neutralizzeranno i danni provocati dalla tecnotronica e permetteranno lo sviluppo di individui veramente liberi.    (BdB – “La Dimensione Umana” – ed. 1971 pag. 338 – 339; ed. 1986– pag. 248-249; ed. 2006 pag. 305-306))